Vaccino DTP (difterite-tetano-pertosse) e rischio asma

Rimandando la prima dose del vaccino combinato difterite-tetano-pertosse (DTP) di più di due mesi rispetto al periodo raccomandato si ridurrebbe della metà il rischio di asma infantile.

A dirlo è uno studio longitudinale retrospettivo pubblicato sul Journal of Allergy & Clinical Immunology, nel quale gli autori dell’Università del Manitoba a Winnipeg (Canada) riprendono una controversa questione già sollevata, affermando cioè che si è osservato che l’immunizzazione nella prima infanzia promuove lo sviluppo dell’asma attraverso la stimolazione della risposta immunitaria di tipo TH2 o la diminuzione della “pressione” microbica che produce uno sbilanciamento tra TH1 e TH2.

Schedule diverse potrebbero spiegare, dicono, le differenze nell’associazione tra la vaccinazione e l’asma emerse da studi osservazionali, che non sono stati condotti in modo da accertare se l’immunizzazione avesse un effetto sullo sviluppo della malattia nei bambini dai sette anni in poi.

Analizzando dati di una coorte di oltre 11.000 bambini del Manitoba dalla nascita nel 1995 fino al compimento del settimo anno, che avevano ricevuto fino a quattro dosi di DTP, i ricercatori hanno trovato che il rischio di asma era dimezzato nei piccoli nei quali la prima dose era stata ritardata di più di due mesi; per quelli con somministrazione ritardata di tutte le prime tre dosi la probabilità di asma scendeva ancora, calando allo 0,39.

(/Journal of Allergy & Clinical Immunology, marzo 2008/)