P.Z. nato il 3/12/1999
Il 22/3/2000 il P. a 3 mesi e 22gg di vita riceve la prima dose di vaccinazioni obbligatorie e facoltative: DTP, IPV(Imovax Polio della Pasteur Merieux), HB (Infrarix della SmithKline serie e lotto 033342066/E controllo di stato CDSEV 990008 del 99 scad. Marzo 2002).
La pediatra consiglia la somministrazione preventiva di tachipirina supp. 125 mg. Il bambino dorme per tre ore dopo di che si sveglia accusando i sintomi che nella scheda di notifica reazione indesiderata a vaccino si riduce a debolezza muscolare e segni encefalici.
Trascorre una notte assai preoccupante. Al mattino ricovero, primi urgenti esami clinici e visita specialistica. Tutti riportano in fine la dicitura: sindrome encefalica post vaccinica o encefalite.
Per la gravità e la persistenza dei sintomi, il bambino viene ricoverato il giorno seguente in una struttura ospedaliera più attrezzata. In rianimazione. Altri accertamenti vengono eseguiti fra cui il prelievo del liquor, risonanza magnetica dell’encefalo (tre volte), TAC encefalo ed ecografia celebrale nonché rx torace. P. rientra in clinica pediatrica ed il 15/4 viene dimesso con diagnosi di encefalite – insufficienza respiratoria il 24/3.
Dopo qualche mese iniziano le crisi epilettiche e grandi fatiche per quei genitori che devono ogni momento poter controllare il bambino. Subentrano poi altri problemi di salute quali otiti ricorrenti, dermatiti, intolleranze alimentari.
A metà novembre di quello stesso anno una dottoressa timidamente sottoscrive una certificazione vagamente accusatoria verso le vaccinazioni eseguite. “ Il bambino Z.P. ha presentato all’età di 2 mesi e 22 gg. apparentemente a distanza di poche ore dalla prima vaccinazione di legge……. una sintomatologia cerebrale acuta caratterizzata da …… .La complessità del quadro clinico è tale da indurre una pesante compromissione in conseguenza della quale il bimbo non risulta in grado di compiere alcuna funzione in maniera autonoma”:
la segnalazione di EAV viene inoltrata e valutata da Canale Verde che redige in data 26 marzo 2001 una relazione. Trascrivo la sua ultima parte che nulla toglie all’insieme delle due pagine.
[……]. Sulla base dell’anamnesi, dell’esame della documentazione clinica e del colloquio con la collega neuropsichiatria concludiamo quanto segue. Il piccolo P. all’età di due mesi e 22 gg ha presentato, poche ore dopo la prima vaccinazione, una sintomatologia cerebrale acuta caratterizzata da profondo sopore ed iporeattività con rallentamento diffuso dell’attività elettrica cerebrale, cui ha fatto seguito uno stato di male con crisi parziali subentranti interessanti a basculle i due emisferi cerebrali. Fin dall’esordio il quadro di necrosi corticale in corrispondenza dell’insieme dei lobi encefalici con atrofia corticale e sottocorticale. Le indagini effettuate su sangue e liquor volte a ricercare un possibile agente eziologico hanno dato esito negativo. Successivamente si è instaurata un’encefalopatia con crisi a tipo spasmi in serie farmacoresistenti, tetraparesi ipotonica-distonica con importante interessamento piramidale, grave deficit dello sviluppo psicomotorio ed importante deficit della funzione visiva. Il bambino attualmente non è in grado di compiere alcuna funzione in maniera autonoma, è trattato con Depakin e rimedi omeopatici ed è sottoposto a fisioterapia a domicilio e presso l’Istituto Don Calabria di Verona.
Per quanto riguarda la vaccinazione, è possibile che essa, pur non potendosi ritenere la causa della patologia cerebrale acuta su base infettivo-infiammatoria presentata dal bimbo, possa aver favorito la slatentizzazione di un quadro già presente, anche se clinicamente non manifesto. La formazione delle lesioni documentate neuroradiologicamente il giorno della somministrazione dei vaccini richiede infatti più tempo per estrinsecarsi.
Attualmente la patologia è in forma stabilizzata . Pertanto, valutato il rapporto/rischio beneficio della prosecuzione delle vaccinazioni, riteniamo opportuno sospendere la componente anti pertosse e antiepatite B, proseguendo con le sole somministrazioni di DT e polio inattivato, in singole sedute separate di un mese.
I medici di Canale Verde ritengono che troppo poco tempo è trascorso fra la vaccinazione e le lesioni documentate e che è possibile proseguire, ma parzialmente, il calendario vaccinale!!
I genitori quando possibile ricorrono a cure non convenzionali. Avanzano richiesta di indennizzo in base alla L 210/92. Si recano all’ospedale militare di Verona e durante la visita alla C.M.O. (Commissione Medico Ospedaliera) dovranno attendere che il medico legga tutta la documentazione per tempo gia ricevuta. Intanto P. avrà due crisi. Il Ministero accoglie la richiesta di indennizzo.
Al momento opportuno i genitori inviano ai giornali la lettera che vi trascrivo.
“Crediamo sia il momento più adatto per raccontare al mondo la nostra storia.
Nostro figlio è nato sano ed è stato perfettamente sano fino al momento della prima vaccinazione: aveva 2 mesi e 23 giorni. Non aveva la febbre o la diarrea e non l’aveva mai avuta. Non aveva mai avuto nemmeno il più piccolo problema. Vaccinazioni: Difterite-Tetano-Pertosse (acellulare), Salk, Epatite B. Dopo 4 ore è iniziato l’inferno. Un pianto continuo e lamentoso, totale rifiuto di latte o altro. Il giorno dopo in ospedale. Due giorni dopo in rianimazione: encefalite-insufficenza respiratoria. Grazie a Dio si è salvato, è vivo e possiamo sperare che piano piano possa trovare almeno la serenità; ma ora, sono passati oltre due anni, nostro figlio non è in grado di compiere movimenti volontari, non segue con lo sguardo, non può stare nemmeno seduto, non parla e l’epilessia lo tormenta notte e giorno, tutti i giorni.
Ci hanno detto che il vaccino non è stata la causa diretta della sua malattia: probabilmente, PROBABILMENTE (non è stato dimostrato un bel niente!) aveva un grave problema neurologico in atto, ed il vaccino è stato slatentizzante, cioè ha peggiorato un quadro gia presente. E allora noi diciamo: e se non l’avessimo vaccinato ? Quel problema neurologico così grave non era assolutamente visibile, nessuno se n’è mai accorto ( tre pediatri diversi avevano visto nostro figlio prima di quella data), ci hanno sempre detto che il bimbo stava benissimo. Se non l’avessimo vaccinato o se avessimo almeno aspettato a farlo, cosa sarebbe successo? Forse pian piano il suo problema sarebbe venuto fuori e magari avremmo potuto fermarlo in tempo, prima di ridurre la sua corteccia cerebrale come un colabrodo, cosa che è successa in sole tre settimane dopo la vaccinazione.Un pediatra mi ha detto: sarebbe successo anche con un semplice antibiotico! Ne siamo sicuri? Chi mi dice che mio figlio avrebbe avuto bisogno di antibiotici? Era allattato al seno, protetto in un ambiente sano e sicuro. E poi l’antibiotico non è obbligatorio, avrei potuto anche decidere di curarlo con metodi naturali. Le vaccinazioni invece sono obbligatorie. E per questo motivo dovrebbero essere sicure e motivate, e non sono né l’uno né l’altro. Non sono sicure e mio figlio né è la prova. Non sono nemmeno più motivate: lo erano anni fa, certo. Quando le condizioni di igiene in Italia non erano le attuali, le malattie epidemiche si diffondevano velocemente ed erano veramente pericolose. Il rischio del danno da vaccino era effettivamente minore rispetto al rischio di contrarre malattie quali polio e difterite. Ma adesso? IL virus selvaggio non esiste più da anni. E le condizioni di igiene non consentono in ogni caso alla malattia di diffondersi. Negli ultimi anni ci sono stati in Italia solo casi di polio contratta con il vaccino o da contatto con soggetti appena vaccinati. Vi rendete conto? Adesso la malattia esiste per colpa del vaccino! E vogliamo parlare del tiomersale? Forse è questa la causa della malattia di mio figlio! Nessuno si è preoccupato di verificarlo: vorrà dire che lo facciamo noi.
Dopo che è successo a nostro figlio, amici e parenti hanno iniziato a raccontarci casi successi ad altre persone. Alcune le ho anche conosciute, casi come il nostro, malattie gravi o meno gravi apparse improvvisamente dopo il vaccino. Ovviamente a nessuno di loro è stato riconosciuto il nesso di causalità, ma non è stato trovato nessun altro motivo della malattia. Non vi sembra che ci sia qualcosa di strano? Dicono che i casi di complicazioni gravi dopo le vaccinazioni siano 1 ogni 750 mila dosi. Secondo noi sono MOLTI, MOLTI di più. Solo che noi li contiamo! Per paura di “demonizzare”. Diciamo al Ministero della Sanità: provate un po’ a contarli, tutti, anche quelli solo “sospetti” e vediamo quanti sono. Vediamo se vale o no la pena di studiare vaccini più sicuri, di fare esami di compatibilità prima della vaccinazione, o addirittura di togliere l’obbligatorietà.
Vorremmo fare un appello a tutte le famiglie che hanno un caso simile al nostro da raccontare:
fatelo adesso! E’ questo il momento, non abbiate paura. Raccontate quello che vi è successo. I genitori hanno diritto di sapere, hanno diritto di avere una informazione completa. Grazie. E.M.
Intanto il 6/6/2001 nasce il loro secondo figlio F. Non è mai stato vaccinato per loro ferma volontà. Non è mai stato recapitato loro alcun richiamo, sanzione amministrativa o convocazione al Tribunale per i Minorenni.
Con lettera datata 2/11/2004 , l’azienda ULSS n° 16 di Padova comunica ai genitori che provvederà alla liquidazione degli indennizzi comprensivi degli arretrati, nonché del vitalizio mensile.
Considerazioni
Lascio a voi ogni commento.