P.P. nato il 25/10/2003

Circa due ore dopo la terza dose di esavalente P. appare sopito, stanco, ma in realtà ha febbre alta a 40°. Il terzo giorno di questa febbre la madre consulta la pediatra che ordina subito il ricovero del bambino.

P.P. nato sano. Il 29/1/04 A tre mesi di vita riceve una prima dose di esavalente Infanrix Hexa A21CAO24A della SmithKline, nonostante la madre abbia inutilmente richiesto solo le quattro vaccinazioni obbligatorie. Il 18/3/04 a cinque mesi P. riceve la seconda dose ed una terza in data 28/10/04 quando ha un anno.
Dopo circa due ore dalla seduta vaccinale il bambino manifesta iperpiressia (40°) che

dura cinque giorni, gli ultimi due dei quali, ricoverato in ospedale. Il ricovero sarà di cinque giorni e nella lettera di dimissioni si legge:
Diagnosi: flogosi prime vie aeree, anemia microcitica ferropriva.
“Dimettiamo in data odierna il piccolo P., qui ricoverato il 29.10.2004, per comparsa di ipepiressia a poche ore di distanza dalla somministrazione della terza dose di vaccino esavalente. Peta Dunia Non segnalati problemi di rilievo in occasione delle precedenti sedute vaccinali […] “
Da quel ricovero P. soffre di anemia e tuttora è costantemente controllato.
Il completamento del calendario vaccinale prevede la quarta dose di antipolio. Infatti la ULSS ha inviato tre lettere ai genitori per farla eseguire. L’ultima lettera così riporta:
“Si è a vostra disposizione per ogni utile informazione, chiarimento, e confronto, avendo desiderio di esperire ogni utile tentativo per evitare di dover applicare, nostro malgrado, le procedure previste per inadempienza all’obbligo vaccinale”.
Dopo questa comunicazione i genitori in data 28.6.06 hanno redatto ed inviato agli organi competenti scheda di “comunicazione degli effetti indesiderati da farmaci”
Per decisione dei genitori P. non ha ricevuto nessuna ulteriore vaccinazione.

Considerazioni
Come spesso accade, per ignoranza, disinformazione o altro, nel caso delle vaccinazioni solo l’esperienza diretta può far mutare idea sulle stesse.