P.G. nato l’ 11/03/2000

P.G. nato l’ 11/03/2000
“G. è nato il 11.03.00 con parto normale.
G. non ha mai avuto nulla fino al terzo mese quando ha iniziato ad avere problemi di salute dopo la prima somministrazione dei seguenti vaccini, il 19/06/2000 DTP EPATITE B+ANTIPOLIO SALK e ANTIHEMOPHILUS, quando si ammalò di faringite e gastroenterite.
E qui oggi voglio fare prima una premessa, riguardo le vaccinazioni dicendo che noi genitori non ci eravamo mai informati  fino a quando abbiamo avuto problemi anche con la figlia ederavamo convinti che le vaccinazioni facessero solo bene, non sapevamo degli effetti collaterali che possono avere, ma nemmeno la Asl non ci ha mai informati di tutto questo e che conosciamo solo oggi.
Detto questo, continuo la storia con il secondo richiamo di vaccinazione eseguita il 15/09/2000 quando si ammalò di rinofaringite per due volte, poi la cosa sembrò ristabilirsi.
Dai nove mesi, fino a circa 1 anno il bambino,cominciava la sua lallazione normale.
Arriviamo al terzo richiamo di vaccinazione di DTP ANTIPOLIO SABIN EPATITE B del 5/03 /2001 mancavano giusto sei giorni per il suo primo anno, dove notammo il primo grosso problema, in quanto il linguaggio cominciava a interrompersi, se G. voleva qualcosa piangeva e non sempre indicando. Era difficile capirlo, inoltre diventò molto monotono specialmente nell’alimentazione, e varie volte, sia io che un’amica che lo teneva quando non lavorava, notammo che rimaneva un po’ troppo fermo nel passeggino senza lamentarsi, e che non dava segno di preoccupazione se non vedeva alcuna presenza intorno a lui.
Pensavamo fosse una cosa passeggera, e che si sarebbe risolto tutto.
Ma invece con la vaccinazione M.P.R del 4/06/2001 il bambino peggiorò perché si ammalò di (gastroenteriti, faringiti, otiti, ecc.). ma la cosa più brutta e che interruppe completamente il suo linguaggio, salvo qualche raro “mamma” o “papà” (e delle volte addirittura chiamava “mamma” il papà o “papà” la mamma.
A gennaio del 2002 ci trasferiamo e, visto che a due anni ancora non diceva nulla, mi rivolsi alla logopedista del consultorio, la quale mi disse che non c’era niente da preoccuparsi che comunque lo avrebbe visto una volta al mese,e che comunque era ancora piccolo.
Ora vi racconto cosa abbiamo scoperto dopo essermi rivolta all’associazione corvelva, per una informazione riguardo per una eventuale causa da fare.
Abbiamo scoperto che mio figlio ha subito due dosi di antipolio SABIN a distanza di un mese. La prima è stata eseguita il 3/07/02 e la seconda il 13/08/02. Mi recai immediatamente alla Asl a chiedere spiegazioni e leggete bene la loro risposta: “tanto vaccino più e vaccino meno che
differenza fa, conosco bambini che ne hanno fatto più del suo e stanno benissimo. Inoltre
mi hanno detto che se cè qualcosa se la vedrà l’avvocato della Asl”….. e questa sarebbe la gentilezza di certe persone che lavorano in una struttura sanitaria pubblica!!!
E comunque il risultato di questa negligenza portò a peggiorare ulteriormente la salute di mio figlio, specialmente il regime alimentare di G. peggiorò, mangiava solo pane e fruttolo e di notte voleva bere solo succhi di frutta.
Ad ottobre 2002 un mese e qualcosa dopo la vaccinazione di troppo portai G. da un pediatra a pagamento per cercare di trovare una soluzione per questo problema anche perché il bimbo era diventato magrissimo con delle occhiaie terribili. Il pediatra mi prescrisse la Cocarnetina B12 e da li migliorammo un pochino la situazione.
A questo punto cominciavamo ad avere dei piccoli dubbi,ma non convinti, che le vaccinazioni avevano contribuito sulla salute di G.
Me lo conferma un breve periodo in cui G. non beveva più il latte e notavamo alcuni miglioramenti,nel linguaggio. Quando poi un giorno trovò il biberon del latte che la sorellina aveva avanzato e ricominciò a berlo e poco dopo smise di nuovo di parlare, che continuò affinché non cominciò la dieta senza glutine e caseina.
A quattro anni G. subì un intervento alle adenoidi perché aveva continuamente degli attacchi di broncospasmi ed inoltre sentiva pochissimo e questo ci confuse un po’ pensando che questa cosa fosse la vera causa dei suoi problemi. Invece il bambino dal punto di vista linguaggio e relazione non migliorava affatto.
Era sempre più difficile da gestire. Era molto ripetitivo non parlava con nessuno e le parole che diceva le pronunciava malissimo e dopo essere stato visto anche dalla psicologa infantile gli furono diagnosticati dei tratti autistici.
A questo punto ci rivolgemmo a un centro di riabilitazione dove ci presero in carico il bambino ,dopo una visita neuropsichiatria, per delle sedute di psicomotricità due volte alla settimana.
A gennaio 2006 G. fu curato con antivirale e delle gocce per calmare il prurito e gli altri due bimbi si ammalarono di varicella. La malattia lo butta giù parecchio gli ci vorrà un paio di mesi per riprendersi.
In questi due anni fino a nov.06 il bambino fece dei piccoli miglioramenti dal punto di vista relazionale ma nessuno per il linguaggio. Non collaborava affatto alle valutazioni logopediche. Decidemmo pertanto su consiglio dello psicologo di ritardare la scuola di un anno.
Fino a che a nov.06 la mamma di un bimbo autistico mi parlo della dieta s.g. e s.c. e del Dr. V. Iniziammo subito a togliere il latte vaccino e dopo già 10gg il bambino sembrava un altro, sembrava un bimbo che si era risvegliato e iniziava a scoprire un mondo intorno a sé
Dopo un po’ iniziò a dire qualche parola, e finalmente a dire il suo nome e a Natale lo vedemmo impegnato nel provare a cantare ad una recita. A questo punto a gennaio lo portammo dal Dr. V. il quale ci diede la dieta e ci prescrisse delle analisi del sangue. Dal risultato degli esami del sangue furono trovate diverse cose che non andavano bene (zinco, rame, ecc.) soprattutto aveva gli anticorpi delle vaccinazioni troppo alti (ci prescrisse lo zelitrex per abbassarli). Inoltre iniziammo a dargli tutti gli integratori della Kirkmann e le punture sottocutanee di Methyl B12. Il bambino continuava a migliorare soprattutto poté finalmente passare alla logopedia (cosa prima improponibile visto che lui non seguiva affatto). Ci fece fare inoltre gli esami urine a Parigi per controllare se il bambino aveva delle intossicazioni da metalli pesanti e risultò infatti un intossicazione di livello medio di mercurio, arsenico e piombo, per cui ci prescrisse la chelazione tramite supposta DMPS.
Dopo un anno circa decidemmo di intraprendere una strada diversa, perché con il Dr V. per un anno avevamo visto si dei miglioramenti, ma poi il bambino era rimasto stabile e il dottore continuava a riempirmi di integratori e non toglieva mai niente, non mi faceva fare altri esami specifici e non si andava più né avanti, né indietro.
Bisognava trovare il problema di base di G. e non sapevamo che fare.
Allora dietro consiglio di un collaboratore del CORVELVA contattai un ricercatore G.P. che trattava casi di bambini con problemi legati all’autismo e simili. Dopo diversi esami particolarissimi che lui mi chiese riscontrò in G. un danno a livello di enzimi.
Mi prescrisse una cura sempre con integratori e altre cose naturali. Già dopo qualche giorno notammo ulteriori miglioramenti in G. e fortunatamente continuano giorno per giorno e non sono lievi come prima. G. ora comincia a formare le prime frasi, la sua voce si comincia a sentire continuamente quando è a casa….. dandoci una ulteriore forza di lottare assieme a lui per ulteriori miglioramenti.”

P.G. nato sano.
Riceve fino a trenta mesi ben 23 vaccini.
Il 19.6.2000 Dtp Hbv Hib e IPV
Il 15.9.2000 richiamo stesse vaccinazioni
Il 5.3.2001 Dtp Hbv Hib e OPV
Il 3.9.2001 Prima dose di Antiepatite A
Il 4.6.2001 MPR
Ed infine
il 29.5.2002 Seconda dose di Antiepatite A
G. è nato in una regione dove la vaccinazione antiepatite A è molto raccomandata.
G. è stato esaminato da una commissione della Asl sulla base della legge 104/92 che gli ha certificato un handicap di gravità psichica mentale per quattro anni al quale seguirà revisione. La Asl contribuisce solo in parte alle cure necessarie per il bambino, il che mette in seria difficoltà la famiglia.

Considerazioni
Da questa storia si può notare che l’istinto di genitori porta a sospettare che dopo le prime vaccinazioni il bambino si ammalava più spesso, ma non ad associare questo alle vaccinazioni anche perché hanno continuato, nonostante le loro prime perplessità, a credere che sono il bene del bambino, perché non gli sono state date delle informazioni necessarie e utili che la stessa ASL doveva fornire.
I medici vaccinatori non aiutano a riconoscere un danno da vaccino e nemmeno fanno corretta informazione a riguardo.
E senza informazione i genitori hanno continuato a vaccinare anche la sorella. Ma poi le perplessità, si sono rafforzate e il sano istinto di genitori ragionevoli gli ha spinti a cercare adeguate informazioni decidecndo di interrompere il calendario vaccinale.
La cosa che fa più rabbrividire è ancora una volta la risposta della ASL. Questa ci insegna che bisogna per forza di cose non credere e stare molto attenti quando ci si presenta per vaccinare i propri figli, perché sono i vostri, e non i loro figli, perché una negligenza, come tante altre che conosciamo e che avete letto può costare cara e il medico non certo ti aiuta e ti può rispondere: :”tanto vaccino più e vaccino meno che differenza fa, conosco bambini che ne hanno fatto più del suo e stanno benissimo” Inoltre mi hanno detto che se c’è qualcosa se la vedrà con l’avvocato della Asl,” e noi non abbiamo parole e voi?
La cosa che notiamo, “e forse e meglio pensare a questo che piuttosto di commentare certe frasi” e la combattività dei genitori di non arrendersi, e seguire strade anche diverse pur di ottenere miglioramenti continui, e speriamo che questo possa servire ad altri genitori.