La Stampa del 26/05/2006
Apprendiamo dal quotidiano La Stampa del 26/05/2006 che la Regione Piemonte ha tolto l’obbligo vaccinale. La notizia ci fa molto piacere, e ci pone alcuni quesiti che portiamo alla vostra attenzione:
* il CORVELVA da molto tempo è in contatto con l’Assessorato alla Sanità della Regione Veneto riguardo a questa problematica.
* Abbiamo avuto i contatti e gli incontri con l’Assessore alla Sanità Iles Braghetto (UDC) che non ci ha neppure (metaforicamente) ascoltati. Inoltre non ha mai risposto alle nostre richieste.
* In Regione c’è stato il cambio di Assessore è subentrato Fabio Gava (Forza Italia). Questi è stato più educato ci ha ricevuti ed abbiamo avuto uno scambio epistolare abbastanza intenso. Ad un certo punto il Fabio Gava si è volatilizzato, non ha più risposto, non siamo più stati in grado di contattarlo.
* Altro cambio di Assessore, da poco tempo alla Sanità c’è Flavio Tosi (Lega Nord). Con Tosi abbiamo un ottimo rapporto, anzi si è impegnato molto per l’argomento libertà delle vaccinazioni, solamente che dalle nostre impressioni in Regione qualcuno della sua stessa maggioranza (dopo le esperienze che abbiamo passato) deve remargli contro, infatti è tutto fermo.
A questo punto dobbiamo trarre una riflessione politica;
La Regione Veneto, di centro destra, che chiede a gran voce “autonomia” (che Casa della Libertà è se siamo obbligati!) non riesce a stendere una Legge per la Libertà delle Vaccinazioni anche se l’Assessore Tosi si è veramente impegnato per arrivare a questa conclusione.
La Regione Piemonte, di centro sinistra, batte il Veneto e rende facoltative le vaccinazioni.
A questi dati di fatto, come Direttivo dell’Associazione, non facciamo nessun commento, questo per il nostro principio: tutti abbiamo una testa e un cervello per cui abbiamo la possibilità di informarci, pensarci e trarre le nostre conclusioni in piena Libertà.
I GENITORI SCEGLIERANNO SE PORTARE I FIGLI ALL’UFFICIO DI IGIENE
Il Piemonte cancella i vaccini obbligatori
TORINO. Il Piemonte cancella le vaccinazioni obbligatorie. Prima regione in Italia, abolisce con una rivoluzione storica le iniezioni «per legge» e riordina in due sole categorie la distinzione «obbligatorie», «consigliate» e «facoltative», fonte di confusione e incertezza per mamme e papà.
Esisteranno solo vaccini «prioritari» e non. Spariscono multe e denunce al Tribunale per i minorenni, per far posto alla formazione: i genitori che decideranno di non sottoporre i figli ai vaccini finora obbligatori contro difterite, tetano, polio ed epatite B saranno invitati a partecipare a un ciclo di lezioni sull’importanza dell’immunizzazione. Così la Regione avrà assolto il suo dovere di promozione della salute, ma non interferirà poi nella scelta consapevole delle famiglie. Vittorio Demicheli è il responsabile della Sanità pubblica del Piemonte: «Le vaccinazioni – spiega – costituiscono un’attività fondamentale per la prevenzione. Ma è dimostrato che il vecchio concetto di “facoltativo” veniva interpretato come sinonimo di “inutile”, mentre l’imposizione era criticata. Il termine “prioritario” creerà un atteggiamento nuovo da parte delle famiglie».
. Ma il Piemonte va oltre: nella categoria «Altri» ha inserito i vaccini contro tubercolosi, varicella, tetano, meningite, colera, epatite A, febbre gialla, febbre tifoide e rabbia. Vaccinazioni non gratuite, garantite comunque dalle Asl a prezzo di costo, con un risparmio sul prezzo in farmacia