G.S. nata sana. Il giorno 8/6/1999, i genitori portano G. alla prima seduta vaccinale. In quell’occasione informano gli operatori vaccinali che la nonna materna è affetta da edema di Quinck (malattia per la quale pare che la letteratura medica ufficiale sconsigli le vaccinazioni!), Il medico annota e somministra la prima dose di cinque vaccinazioni (Infanrix-Hep B della SmithKline e Imovax-Polio dell’Aventis Pasteur), Poco dopo la bambina presenta sintomi precisi quali: febbre a 38° e pianto inconsolabile prolungatosi per tutta la notte.
Il giorno della seconda dose di pentavalente, il 27.07.99, i genitori informano il medico vaccinante dei sintomi sopradescritti, ma senza risultato. Mezz’ora dopo la vaccinazione la reazione è molto forte: febbre a 39°-40°, tremori, reazione locale estesa, arrossamento marcato della pelle, forte gonfiore su quasi tutto il corpo, pianto inconsolabile e disturbi del sonno per giorni.
Successivamente G. è colpita da intolleranze alimentari che scatenano una forte orticaria. Col passare del tempo l’orticaria è sostituita da bronchite asmatica con violenti attacchi di tosse notturni.
Attualmente la bimba continua a soffrire dei disturbi sopra descritti.
E’ seguita dall’ospedale B. Garofolo di Trieste
Il 6/7/2005 i genitori hanno redatto ed inviato agli organi competenti scheda di “comunicazione degli effetti indesiderati da farmaci”. In tale segnalazione è riportato che in quella data la reazione non è del tutto scomparsa.
In seguito ai fatti riportati I genitori hanno deciso di interrompere l’assunzione di ulteriori richiami vaccinali e non hanno fatto vaccinare il figlio secondogenito.
Considerazioni
Un nuovo caso che non comparirà fra le reazioni avverse. Una serie di sintomi che davano sensibilità al vaccino, rimasti ignorati, anche se segnalati dai genitori.