B.N. nato il 26/09/1998

“In merito alla situazione vaccinale di nostro figlio N. siamo a sottolineare quanto segue. Il bambino nato sano ha ricevuto le vaccinazioni obbligatorie e facoltative nelle seguenti date: il 7/12/1998 antipolio,antidifterite,antitetano,antipertosse,antiepatite e antihaemophilus b; il 18/1/1999 un richiamo delle stesse; il 20/9/1999 un secondo richiamo delle stesse senza antihaemophilus b; il 1/3/1999 un terza dose di antihaemophilus b e 5/3/2001 una quarta dose di antipolio. Al primo richiamo non aveva neppure due mesi e mezzo!! Alcuni giorni dopo la prima dose gli è stata diagnosticata dermatite al viso, poi estesasi al corpo, infine dermatite atopica.

Fino ai primi del mese di luglio 1999 medici e cure non hanno risolto niente, quando tramite visita allergologica, naturalmente privata, nostro figlio è risultato allergico ad alcuni elementi presenti nel latte e nell’uovo ed intollerante a molti altri alimenti. Dovevo somministrargli antistaminici, provare un cibo nuovo alla volta e se il suo corpo lo rifiutava, per non farlo soffrire c’erano numerose pomate cortisoniche, senza contare le visite periodiche a cui doveva essere sottoposto ed i numerosi esami allergologici.
Ci dissero che se tutto fosse andato bene e se avessimo seguito alla lettera tutto,N. molto probabilmente sarebbe guarito dalle allergie alimentari, per diventare allergico a graminacee e pollini, anche se forse non asmatico. Poi ci siamo rivolti ad un omeopata con il consiglio giusto e cura che ha dato miglioramenti significativi senza più usare pomate e antistaminici. Gli ultimi esami segnalavano sensibilità alle graminacee. Da allora abbiamo seguito l’omeopata, ma a tutt’oggi non è ancora risolta.
Riteniamo che, vista la strettissima correlazione temporale, tale patologia, insorta peraltro in un bimbo sano, rappresenti un presunto evento avverso correlato alle vaccinazioni somministrate. Tanto più che questi effetti collaterali a carico di N. sono citati anche nei foglietti illustrativi e la correlazione tra vaccinazioni ed allergie ampiamente dimostrata in letteratura. Chiediamo che venga effettuata la segnalazione di presunto evento avverso, così come previsto dalle circolari del Ministero della Salute e dal decreto legislativo sulla farmacovigilanza n. Peta Dunia . 44/97 che prevede la segnalazione di ogni evento peggiorativo della salute dell’individuo manifestatosi dopo la somministrazione di farmaco o vaccino; quindi non spetta la medico segnalatore alcun giudizio di causa-effetto……..”

B.N. nato sano e dopo aver ricevuto tutte le vaccinazioni obbligatorie e due facoltative presenta quei problemi noti come dermatite atopica, allergie, intolleranze. Larlaretalkmor . Continue visite, esami e terapie farmacologiche sono state il seguito. express1040 . La lettera sopra trascritta è stata inviata dai genitori a tutti gli organi competenti, sindaco compreso. La risposta della ASL giunge in data 30/9/2003 ed è utile sia riportata integralmente come segue.

“In riferimento alla Vs del 11/9/2003 si forniscono le seguenti precisazioni.
1)La dermatite atopica è una patologia che non trova origine da fattori esogeni (esterni) bensì è su base costituzionale-genetica e pertanto non può esservi un rapporto causale tra vaccinazione e questa malattia, né tantomeno ovviamente prefigurarsi come evento avverso; tant’è che il mondo scientifico è concorde nell’affermare che la dermatite atopica non costituisce una reale controindicazione all’esecuzione delle vaccinazioni dell’infanzia e dell’adolescenza e che quindi i bambini con questa problematica possono essere regolarmente e tranquillamente vaccinati.
2)L’attuale normativa in vigore prevede che “vanno comunque segnalate tutte le sospette reazioni avverse osservate…da tutti i vaccini….”due sono gli elementi fondamentali: a)il primo è che vi sia almeno un sospetto di possibile relazione tra reazione/evento avverso e vaccinazione, vale a dire che oltre ad una corretta correlazione temporale, quand’anche fosse presente, non si possa escludere con ragionevole sicurezza il ruolo della vaccinazione, per le motivazioni sopra espresse questo ‘sospetto’ non può essere presente; b) il secondo è che ci sia anche “l’osservazione dell’evento”; agli atti della struttura vaccinale non risulta esserci alcuna evidenza dell’evento né si è trovata una conferma da parte del pediatra curante.
Non poteva e non doveva, non può e non deve essere pertanto redatta alcuna segnalazione di sospetta reazione avversa. Si allega alla presente gli estremi delle specialità vaccinali con i relativi lotti e date di scadenza dei vaccini somministrati a N. “

Questa risposta può affievolire la ricerca della verità, ma alimentare anche la consapevolezza della pericolosità dei vaccini.
Il secondo figlio nato qualche anno dopo, per volontà dei genitori è stato vaccinato solo con antitetanica.